
Per chiudere la stagione dei NO, TU NO! La stagione politica peggiore della storia di Correggio, che ha creato un enorme danno economico e morale.
La stagione politica peggiore della storia di Correggio, caratterizzata da un metodo di governo autoreferenziale e supponente. Una stagione che è culminata nel fallimento di En.Cor, che ha procurato alla città un enorme danno economico e morale. Un danno cresciuto nel corso degli anni, ma che è stato caparbiamente tenuto nascosto, negando in tutti i modi l’accesso alle informazioni e ai documenti necessari per capire cosa stava succedendo. Soltanto grazie ai cittadini che hanno organizzato Comitati di Trasparenza, è emersa la cruda verità

Siamo cittadini di Correggio che hanno sentito l'esigenza di dare vita ad una lista elettorale di Cambiamento, una lista che si presenta alle prossime elezioni amministrative
Perché
Correggio negli ultimi anni è diventata più povera, più spenta, ripiegata su sé stessa. La gravissima crisi economica ha naturalmente contribuito a questo, ma a peggiorare ancor più le cose, si sono aggiunti gravi errori e incapacità da parte di chi ha amministrato in questi anni.La vicenda En.Cor ha messo in luce le incapacità e l'autoreferenzialità di quasi tutti i partiti locali, sia nel ruolo di maggioranza che di, presunta, opposizione.Nessuna motivazione giustifica l’atteggiamento di sufficienza e denigrazione che questi governanti hanno avuto nei confronti dei Comitati di cittadini che chiedevano conto e chiarezza.Questa situazione ha provocato in molti di noi una “reazione partecipativa”, il dovere-diritto di farci carico più direttamente del bene comune.
Vogliamo liberare energie e metterle a disposizione della politica. Dare spazio a creatività, innovazione e progettualità. Vogliamo ridare voce, fiducia e responsabilità ai cittadini


Partendo dall’agricoltura, vorremmo valorizzare le 7 T (terra, territorio, tutela, tipicità, tecnica, turismo, trasparenza) aggiungendo una T (trasparenza) alle 6 T proposte dal sociologo Aldo Bonomi.
Partire dalla terra, significa capire che il distretto correggese ha le sue radici storiche in quelle pianure che, lavorate da sempre dall’uomo, producono alimenti di qualità. Dalla domus romana al Parmigiano e al Lambrusco, questa è la nostra terra, la nostra risorsa.
Ma non c’è terra senza territorio: sindaci, forze sociali, reti di relazioni, economiche e sociali, cioè senza comunità. Il territorio è la nostra identità.
Terra e Territorio devono essere legate in uno sviluppo armonico; devono nutrirsi a vicenda. Diciamo quindi un primo no alle speculazioni sui terreni agricoli, alla mancanza di considerazione di un settore che esporta per un terzo del suo fatturato; cerchiamo di fronteggiare, come possibile dal governo locale, le criticità derivanti dal mercato globale e dalla speculazione finanziaria sulle commodities.
Diciamo quindi sì alla Tutela dell’ambiente e alla Tenuta dell'ecosistema, valorizziamo il nostro distretto agricolo, promuovendo ricerche e sperimentazioni a sostegno di una agricoltura sempre più green (produzione integrata o biologica, uso di energie rinnovabili di piccola scala a misura di azienda agricola).
Diciamo ancora sì alla Tutela dei nostri prodotti tipici, per farli diventare l'immagine del nostro territorio. Non solo denominazione d'origine o indicazione geografica, ma anche filiera corta, e interventi promozionali (ampliamento del mercato contadino).
Ma non solo tutele: diciamo anche sì allo sviluppo tecnico nel settore agro-industriale: valorizzando l'offerta degli Istituti Scolastici presenti (Convitto ex Motti, sia settore agrotecnico, che alberghiero); creando percorsi formativi per nuove professionalità in agricoltura, per ringiovanire e rivitalizzare il comparto agricolo; favorendo investimenti e start up nella trasformazione agro-alimentare e nella ristorazione di qualità, creativa e legata al territorio.
Diciamo sì alla creazione di percorsi Turistici ed enogastromici, all'ampliamento della rete locale delle Fattorie Didattiche, della rete di ospitalità degli Agriturismi. Creazione di un percorso di valorizzazione articolato e non a spot. Creazione di una rete di distretto di valorizzazione delle nostre terre, in collegamento con i comuni limitrofi.
Diciamo sì alla Trasparenza delle scelte politiche sulla realizzazione di infrastrutture di supporto al settore agro-alimentare, (ad esempio nel caso del magazzino dello pseudo Parmigiano-Reggiano), affinché si verifichino le reali ricadute positive o negative sul territorio e non si nascondano meri interventi speculativi.