
Ci proponiamo di lavorare politicamente per costruire una città intesa come COMUNITA' di uomini e donne che operano laicamente per la cura del e per il bene comune. Una comunità in cui la cura sia l’asse tanto della vita e delle relazioni fra le persone quanto dell’azione politica. Prendersi cura vuol dire prendersi la responsabilità di impegnarsi per agire, agire con cura vuol dire avere la consapevolezza che siamo vulnerabili e interdipendenti gli uni dagli altri, a prescindere dal ruolo e dalle funzioni che svolgiamo.
Come
Vi è la necessità che il cambiamento delle modalità di governo e l’estensione della partecipazione attiva dei cittadini assumano un ruolo centrale.E’ compito delle istituzioni operare le scelte necessarie per cambiare questa situazione e per costruire un nuovo rapporto con i cittadini e le loro associazioni.Tra queste scelte sono fondamentali: la trasparenza delle procedure e l'attuazione di modalità partecipative che garantiscano il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni prima delle decisioni finali assunte dagli Organi elettivi.

I promotori di questa lista hanno condiviso inizialmente questi valori e punti di riferimento: Equità, Laicità, Giustizia, Etica, Solidarietà, Creatività e Innovazione, Lavoro, Tutela della salute e dell'ambiente, Crescita formativa e culturale permanente, Rispetto delle differenze.


PREMESSA
La situazione venutasi a creare a Correggio in seguito alla vicenda En.Cor, ha provocato in molti di noi una “reazione partecipativa”, il dovere-diritto di farci carico più direttamente del bene comune, ritenendo necessario il cambiamento delle modalità di governo tramite l'estensione della partecipazione attiva dei cittadini e delle cittadine.
Abbiamo adottato il nome della lista a mò di scioglilingua, ma ora possiamo dire di sentirci veramente “quelli del sì tu sì” che fanno appello alle idee ed energie finora inespresse per la partecipazione alla vita politica della comunità di Correggio.
Con la scelta di dare ampio spazio alle forme di democrazia partecipava vogliamo dare una svolta a: “La democrazia liberale può sopravvivere solo se permane fra le masse una buona dose di disinteresse per la politica e, soprattutto, se le istanze di partecipazione alla vita politica non sono diffuse” (A. Baldassarre) e vogliamo esplicitamente contrapporci alla “politica dell'Apatia“: “Politica dell'apatia accreditata come soluzione per la sopravvivenza della democrazia liberale, una volta venuto meno il ruolo di integrazione sociale svolto dai partiti prima dell'avvento dello Stato sociale” (R. Bifulco).
Principi di riferimento
L'Antifascismo eredità etica/morale da attualizzare e applicare a nuove forme di Resistenza Culturale. Una sorta di presidio sul territorio e sulla memoria di una città e della sua comunità.
Antifascismo contro le derive xenofobe, intolleranti, omofobe, razziste.
La laicità cultura dell’uguaglianza, del riconoscimento del valore delle differenze e delle diversità per garantire la propria e l'altrui libertà di scelta e di azione E’ valore in quanto sollecita alla solidarietà.
AMBIENTE E TERRITORIO
Premessa
Si potrà uscire da questa grave crisi non solo economica, ma anche ambientale, sviluppando una reale sensibilità capace di valutare, accanto ai vantaggi del progresso e della tecnologia, le conseguenze sull’ambiente, e in grado quindi di proporre un efficace modello realmente sostenibile e garante di “salute” per gli uomini, per gli animali e per l’ambiente naturale.
Il suolo agricolo, la biodiversità e il paesaggio (lo spazio rurale nella sua integrità), devono essere gestiti, nel rispetto delle peculiarità e delle eccellenze, come un vero e proprio patrimonio capace di produrre una reale moltiplicazione di ricchezza e di benessere.
Vogliamo quindi evitare il consumo a fini edificatori di nuovo territorio urbano ed agricolo senza avere prima verificato tutte le possibilità di recupero, riutilizzo e sostituzione del patrimonio edilizio esistente.
CULTURA DELLO SPAZIO
Lo Spazio come contenitore attivo della Comunità che accoglie e che concorre a plasmare, da ciò proporre l'educazione allo spazio, alle sue possibili configurazioni e alle conseguenze delle diverse conformazioni del suo uso e della sua fruizione per creare una capacità critica dei cittadini che possa dare loro mezzi di analisi delle scelte e delle ripercussioni.
Una maggiore sensibilità è necessaria per attivare un comportamento virtuoso e attivo dei cittadini nei riguardi dello spazio pubblico e dal locale al globale, un'attenzione alle condizioni del nostro pianeta.
Proposte
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eventi specifici sui temi della cultura dello spazio: mostre, laboratori, festival e convegni,
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concorsi: pubblici per gli interventi sul territorio; privati per gli interventi edilizi,
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premi alla committenza, in occasione degli interventi edilizi e di quelli urbanistici,
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dando così peso alle scelte consapevoli e culturalmente alte,
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definire criteri pubblici per la trasparenza in tutti gli interventi pubblici e privati, . istituire elenchi pubblici di tutti gli attori coinvolti in ogni intervento,
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favorire la partecipazione dei progettisti alle sedute delle Commissioni edilizie per illustrare e confrontare le loro scelte progettuali.
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sottoporre all’esame di accessibilità, adattabilità e visitabilità , per l’autorizzazione a costruire e per l'abitabilità, le opere pubbliche e private.
VISIONE URBANA
L'inutile e dannoso utilizzo di nuovo suolo edificabile, avvenuto in questi anni di grande ed incontrollata espansione, e il ripensamento di intere parti della città già edificati, non hanno sempre dimostrato la consapevolezza e la profondità di scelte progettuali sostenute da un'idea urbanistica e strategica. Non sono diventati brani di città integrati al tessuto esistente sia urbanisticamente, sia architettonicamente e non hanno reso più interessante e fruibile il tessuto urbano: tutto questo pone l'impellenza di rivedere le zone di espansione definite dal vigente PRG e non ancora attuate.
E' oggettiva la sovrabbondanza di edifici, sia residenziali che industriali sul territorio comunale: il loro ripensamento e il conseguente possibile riutilizzo permetterà d'incidere sulle scelte urbanistiche necessarie a riequilibrare il tessuto urbano, rendendolo più accogliente e più umano.
Per il cosiddetto PP9 andrà rivista la previsione di attraversamento di una via delicata come Via Carletti, sufficientemente rispettata e integra, con evidenti testimonianze storiche. Il passaggio del tratto di tangenziale potrebbe essere sul lato esterno del canale irriguo, senza che questo affiancamento provochi un ulteriore espansione urbana, che può essere facilmente impedita con gli strumenti urbanistici, attuati secondo una precisa e ferma volontà politica di impedire nuove espansioni.
Potrebbe essere interessante disegnare con interventi di agricoltura urbana il futuro piano PP9 già approvato, individuando con gli orti le zone edificabili e lasciando incolto e boschivo lo spazio comune, potrebbe diventare una evocativa raffigurazione di un futuro a cui pensare.
CENTRO STORICO
Il desiderio è quello di rendere il Centro Storico un contenitore non solo commerciale, ma anche culturale, vissuto e potenzialmente denso di relazioni, anche e soprattutto quotidiane.
Proposte:
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chiusura completa al traffico automobilistico, rendendo zona a traffico limitato tutta la cerchia interna alla prima circonvallazione, lo spostamento pedonale dagli spazi a parcheggio al centro storico è già sostenibile e compatibile con qualsiasi spostamento pedonale.
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Rendere sicuro l'utilizzo degli spazi comuni per il gioco quotidiano e libero di bambini e ragazzi e più accogliente lo spazio pubblico per gli anziani,
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diventare un luogo di sperimentazione per costruire una città a misura di bambino e, conseguentemente, anche a misura di adulto.
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diventare teatro di eventi più puntuali e quindi più concentrati e meno rumorosi che provochino una vitalità ed una socialità trasversale, ormai difficili e dimenticate
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incentivare eventi anche molto locali, interni a cortili privati sconosciuti alla cittadinanza (come in alcune recenti occasioni).
MOBILITA’
Coinvolgere i cittadini e le cittadine all'analisi delle modalità utilizzate per attraversare lo spazio, per non considerare solo la rapidità, ma cogliere anche gli aspetti culturali e umani che la “strada” che percorriamo ci propone. Un'attenzione particolare quindi alla responsabilità nei passaggi in città, ma anche maggiori occasioni di muoversi potendone apprezzare le suggestioni.
Proposte:
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Sulla scorta di esperienze europee, mescolare i flussi e imporre la precedenza della mobilità pedonale e ciclabile su quella automobilistica, costringendo gli autisti ad una maggior attenzione durante l'attraversamento della città, aumentando la sicurezza e stimolando la scelta dei mezzi più sostenibili che risultano a quel punto anche i più rapidi e i più comodi
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Ripensare il percorso casa-scuola, anche attraverso il rilancio del Bicibus -pedibus per bambini e ragazzi, così da riscoprire l'uso della città in modo autonomo e consapevole anche al di fuori degli obblighi scolastici.
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incentivare l'utilizzo del servizio pubblico per il trasporto scolastico,
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Promuovere una capillare educazione stradale all'interno delle scuole,
attivando anche laboratori specifici sulla mobilità sostenibile
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controllare e completare le piste ciclabili esistenti, realizzando dossi e isole che segnalino meglio la precedenza e quindi rendano sicuro l'attraversamento
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eliminare tutti gli ostacoli che non rendono accessibili i percorsi pedonali.
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Risolvere i problemi collegati all'eliminazione delle barriere architettoniche